Vedo vivere non vivo

"Sono stato per tutta la vita colui che da dietro un vetro vede vivere, e non vive"
Dove o come come hai scoperto questo libro? È una domanda che spesso gli amici mi fanno e, sinceramente, quasi sempre non so rispondere, non lo ricordo mai. Tutt'al più posso dire che è assai probabile che la scoperta sia avvenuta per suggerimento di un altro libro, frutto di un "effetto ciliegia": la gran parte dei miei libri ha questa origine. Un libro che, in maniera esplicita, o implicita, ne richiama altri è per me un libro di pregio.
In questo caso posso dire che questo è frutto di ricerche sull'autore, un pittore di cui avevo fatto una conoscenza superficiale su un vecchio numero di I maestri del colore, e che ho ritrovato nelle illustrazioni di questo libro
La ricerca è avvenuta su internet, da tempo non frequento più librerie fisiche, troppo simili a supermercati con commessi insipienti. So che i flaneur da librerie mi disapproveranno, sono stata una di essi e so quali piaceri, e acquisti non programmati, se ne traggono.
Tuttavia posso assicurare che le esplorazioni sul web sono altrettanto emozionanti, fruttuose, e dannose per il borsellino, perché le possibilità algoritmiche sono innumerevoli ed estese e portano a scoperte che una libreria tradizionale non consentirebbe. In questo modo sono arrivata questo libro, in apparenza inutile, una delizia da snob.
Più che un libro è un fascicolo di una quarantina di pagine graffettate, privo di dorso, infatti fa parte della collana iquadernidiviadelvento (sic) della casa editrice Via del vento. La veste tipografica è austera: copertina grigio chiaro, ruvida; riproduzione, in formato francobollo, al centro, di un autoritratto dell'autore, di profilo, a matita e pastello; pagine avorio, stampa nitida, di grande leggibilità; tiratura 2000 copie delle quali la mia è la numero 1073.
Contenuto: pensieri sull'arte, come recita il sottotitolo; non sistematici, sembrano appunti scritti su fogli sparsi; in realtà sono piccoli estratti da articoli, di cui si dà conto; e da lettere al fratello. I primi acuti e folgoranti, i secondi umanamente commoventi, specie gli ultimi, nei quali dà disposizioni di carattere testamentario sul trattamento delle sue opere prima di un'operazione chirurgica: dalla quale non uscirà vivo.
Il volume è corredato da illustrazioni dell'autore, da una sintetica, ma puntuale, scheda biografica; e da un breve, ma esaustivo e appassionante commento critico che invoglia alla conoscenza del pittore, non molto noto, ma davvero interessante e meritevole di approfondimento. Da questa esigua pubblicazione si apprende inoltre che egli faceva parte di Nabis o Le Nabis (dalla parola ebraica per profeti, parimenti dall'arabo: nabī) furono un gruppo di artisti parigini dell'avanguardia post-impressionista, attivi negli anni '90 del XIX secolo. (Wikipedia)
https://it.wikipedia.org/wiki/Nabis
Questo è un libro cosiddetto di nicchia, non so a quanti potrà interessare, certo è che non lo consiglio, lo segnalo, come faccio sempre con le mie recensioni. Per chi fosse incuriosito aggiungo che costa poco, 4 euro, scontati del 5% online.