Ritratti di poesie 4

01.04.2025

Le poesie sono strane creature, ciascuna con la propria personalità. Sono un po' vanitose, amano mettersi in mostra e si sono fatte ritrarre da un artista d'eccezione, del quale per ora non facciamo il nome, diciamo solo che si tratta di una vecchia conoscenza. Vi invitiamo dunque a visitare questa straordinaria esposizione.

Quando si dice poesia, tutti la immaginiamo così, autorevole e austera, di misurata eleganza. Come vedremo le cose stanno un po' diversamente. 

Basta un semplice, frivolo accento, ed eccola diventare... 

... una graziosa francesina!

Ed ora andiamo verso quel chiarore, eccola, quella dei giorni felici...

... la poesia solare

Importante, studiata, commentata, odiata dagli studenti è...

... la poesia piena di sé

Carmina non dant panem, ma non per questa...

... poesia commerciale

Fiocchi di neve scendono dal cielo e la poesia...

... si mette la sciarpa!

Un celebre pittore l'ha voluta effigiare...

... Modigliani!

Perfetta per la primavera la...

... poesia floreale!

Quando la poesia diventa una fiaba...

... da mille e una notte

Oh! La censura l'ha messa...

... dietro le sbarre!

Questa dice sempre le cose come stanno perché è...

... puntigliosa!

Questo è solo un assaggio della galleria di ritratti della poesia, l'esposizione completa si trova in questo libro.

Avrei sfidato chiunque a indovinare dalla copertina il contenuto del libro, anche leggendo il sottotitolo. L'autore però ci fa sospettare che si tratti di qualcosa di insolito, e già perché è Paolo Albani un amico di biblioSalotto di cui abbiamo già sentito parlare (https://www.bibliosalotto.it/l/ma-questo-e-un-libro/), e che tornerà a trovarci, riesce sempre a stupirci.


 Ma allora di che parla questo libro?

Di variazioni su un tema canonico: la poesia. Cioè?
Più che spiegarlo si deve vedere, è un gioco, ma non sul componimento poetico, infatti quale potremmo assumere come canonico, cioè esemplare? No, è molto più semplice: la poesia canonica, esemplare, non è l'ode, né il sonetto, è semplicemente… la parola poesia.
 Come si è visto, su questa Albani sbizzarrisce in variazioni tipografiche, per mezzo dei caratteri speciali di un programma di scrittura, o di un diverso posizionamento delle lettere ordinarie, nessun ricorso ad applicazioni di grafica elettronica.
Questa "poesia" canonica è stata replicata in 49 (più mezza) varianti. La parola come oggetto visivo. 

Per chi vuole saperne di più

cànone s. m. [dal lat. canon -ŏnis, gr. κανών -όνος (der. di κάννα «canna»), termine che indicò originariamente la canna, e quindi il regolo usato da varî artigiani. Questa «canna», umile strumento, ha fatto carriera: molte le variazioni nei suoi significati. Il più immediato: regola, norma, spesso desunta da esempi, in vari ambiti, grammatica, musica, architettura, legge e morale. Il canone è anche un elenco di opere considerate esemplari in assoluto. Ci sono poi il diritto canonico e la canonizzazione dei santi, il canone d'affitto, quello RAI.

In musica il canone musicale è una composizione contrappuntistica in cui due o più voci o strumenti eseguono la stessa melodia, in modo imitativo, è famoso quello di Pachelbel:

youtu.be/9nX_ReyaetE?si=GxWb7CwjY8cgCSY0 

Poi c'è questo di Bach:

youtu.be/Y0_DeHSTLHU?si=fmh8Mxg6z-zmOl7y