Poesie e canzoni 1
A cura di Newdarcy
Ci sono canzoni poetiche, poesie diventate canzoni, un legame sofferto e discusso, lo affronteremo. Cominciamo in una maniera insolita: canzoni che hanno richiamato alla memoria testi poetici, accostamenti che vengono da lontano.
Giuseppe Ungaretti (1888/1970) e Tom Waits (1949)
Stasera (1916)
Balaustrata di brezza
Per appoggiare stasera
La mia malinconia.
Martha (1973)
Now, Martha, please recall
Meet me out for coffee
Where we'll talk about it all
And those were the days of roses, poetry and prose.
La malinconia è uno stato d'animo ambiguo. Come il bicchiere pieno a metà. Per me la malinconia è un bicchiere mezzo pieno. Nella poesia di Ungaretti è la malinconia ad emergere, nonostante il titolo. Il musicista che accosto più volentieri alla malinconia è Tom Waits. Basta leggere i testi. A caso. In lui la malinconia si mischia spesso con il dispiacere per qualcosa che poteva essere e non è stato.
https://www.youtube.com/watch?v=aGSNe4r8Epo&ab_channel=FrancescoCioffi

E.Munch Malinconia
Pablo Neruda (1904/1973) e Leonard Cohen (1934/2016)
Lasciami sciolte le mani (1933)
Lasciami sciolte le mani
e il cuore, lasciami libero!
Lascia che le mie dita scorrano
Per le strade del tuo corpo. (incipit)
Dance me to the end of love (1984)
Dance me to your beauty with a burning violin
Dance me through the panic 'til I'm gathered safety in
Lift me like an olive branch and be my homeward dove
Dance me to the end of love. (incipit)
Erotismo, sensualità, passione legano I due poeti (sì Cohen è stato anche un poeta). Non conosco bene la vita di Neruda ma posso assicurare che Leonard Cohen ha tanto amato. Se lo ascolti ne troverai testimonianza.
https://youtu.be/NGorjBVag0I?feature=shared

Rudyard Kipling (1865/1936) e Bob Dylan (1941)
Se (1895)
Se riuscirai a mantenere la calma quando tutti intorno a te la perdono,
e te ne fanno una colpa.
Se riuscirai ad avere fiducia in te quando tutti ne dubitano,
ma anche e a tener conto del dubbio. (incipit)
Forever Young (1974)
May you always know the truth
And see the light surrounding you
May you always be courageous
Stand upright and be strong
May you stay forever young.
Kipling detta le condizioni, il menestrello premio Nobel incoraggia. C'è una bella differenza: d'altra parte è passato un secolo. Prima diventiamo uomini e donne e poi troviamo buoni motivi che ci facciano rimanere giovani. Magari con la poesia.
https://www.youtube.com/watch?v=Frj2CLGldC4&ab_channel=BobDylanVEVO

Franco Loi (1930/2021) e Enzo Jannacci (1935/2013)
Verna (1997)
Sbianca la nott la ghe tegniva in scoss,
e la cità despersa drè di spal
e l'aqua sott i ca la se perdeva
e i gent che nel passà rideven matt… (incipit)
Io e Te (1979)
Io e te, io e te che ridevamo
Io e te che sapevamo
Tutto il mondo era un bidone da fa rotolare, sì
Sì perché, la bellezza dei vent'anni è poter non dare retta
A chi pretende di spiegarti l'avvenire e poi il lavoro e poi l'amore. (incipit)
Loi e Jannacci hanno in comune Milano, il suo dialetto e la spensieratezza di cui sentiamo la mancanza. E l'amore per una città in cui la notte resta fondamentale. Tutti e due amavano le cose semplici: forse era questa loro semplicità che li avvicinava agli ultimi e ai balordi, per i quali c'è sempre stata attenzione e pietas. Per ricordarci di chi non ce l'ha fatta.

Franco Loi
Walt Whitman (1819/1892) e Georges Moustaki (1934/2013)
A Uno Sconosciuto
Sconosciuto che passi! Non sai con che desiderio di guardo,
Devi essere colui che cercavo, o colei che cercavo (mi arriva come un sogno),
Sicuramente ho vissuto con te in qualche luogo una vita di gioia. (incipit)
Le Métèque
Avec ma gueule de métèque, de juif errant, de patre grec et mes cheveux aux quatre vents,
Avec mes yeux tout délavés qui me donnent l'air de rever, moi qui ne reve plus souvent. (incipit)
Lo sconosciuto merita tutta la nostra attenzione. Anzi. Lo desideriamo e vogliamo quasi farlo nostro per riempire la nostra vita (magari un po' troppo piatta). Lo straniero invece deve giustificarsi, metterci sull'avviso. È diverso da quello che sembra – ci dice. È fiero di ciò che è ma vuole rassicurarci.

G.Moustaki
Rainer Maria Rilke (1875/1926) e Francesco De Gregori (1951)
Svolta (1910-1926)
Ancora e sempre, anche se conosciamo il paesaggio dell'amore
e il piccolo cimitero coi suoi nomi che si lamentano,
anche se ci atterrisce il taciturno abisso dove scompaiono
gli altri: ancora e sempre usciamo in due
sotto gli alberi antichi, ancora e sempre ci sdraiamo
in mezzo ai fiori, di fronte al cielo.
Sempre e per sempre (2001)
Sempre e per sempre tu
ricordati,
dovunque sei, se mi cercherai.
Sempre e per sempre
Dalla stessa parte mi troverai.
Un amore solido nella certezza e un amore solido nella promessa.
https://www.youtube.com/watch?v=IxOc-G31ReM&ab_channel=GiovanniParadiso

R.M.Rilke