Obiezione Vostro Onore! 2

La data del 21 marzo, scelta per la celebrazione della Giornata della Poesia, non sembra molto pertinente, per varie ragioni.
Quest'anno l'inizio della primavera, sancito dall'equinozio, cadrà il 20 marzo, data "in vigore" dal 2008 e valida fino al 2102, Ma questo non è importante, una data convenzionale potrebbe andare bene se non fosse che non è valida per l'altra metà del pianeta, nell'emisfero australe infatti la primavera ha inizio il 23 settembre. Questo è un po' più grave, perché chi ha scelto la data ha commesso un errore di "boreocentrismo" per così dire, facendo riferimento al proprio ambiente, scordandosi dell'altra metà del pianeta. Per un'organizzazione internazionale e per una celebrazione che si vuole mondiale non è bello. L'ultima obiezione riguarda invece un aspetto più sostanziale, per illustrarlo rimando al sottostante brano tratto dal libro di Donatella Bisutti, La poesia salva la vita.
LA PRIMAVERA È ARRIVATA
La primavera è arrivata
piena di colori, di uccellini
di gridi nel bel cielo
azzurro,
di tante belle rose e tulipani; sveglia uccellini,
rondini, sveglia
tutti gli animaletti belli, svegliatevi,
la primavera è tornata da voi, uccellini la primavera
risveglia tutti gli animali
della terra,
e ci lascia delle belle cose
che ci stupiscono,
fiori, pesci,
fiori belli e colorati.
Addio, la primavera è già
passata!
L'ha scritta un bambino e ci ha messo i fiori e gli uccellini.
Può sembrare graziosa, ma non viene un dubbio? Che si tratti di uno di quei bambini di città che la primavera la conoscono solo per sentito dire? Ma a cui hanno spiegato che è «poetica»? Di solito, per via di qualche insegnante affetto da una siffatta "sindrome del poetico", molti, anche da adulti, scrivono poesie di questo tipo sulla primavera o, se sono di carattere ribelle, odiano con pari intensità sia la poesia sia la primavera.

Come volevasi dimostrare
La sindrome del poetico è molto diffusa, nella scuola colpisce soprattutto insegnanti della scuola dell'infanzia e primaria contagiando a vita molti alunni, che riporteranno danni permanenti. Coloro che si ammaleranno, in età adulta, continueranno a credere che ci sono cose poetiche e cose non poetiche: senso critico e senso estetico risulteranno gravemente compromessi. Ci sono però anche coloro che svilupperanno anticorpi tali da tenerli lontani da ogni composizione poetica, senza distinzione fra rima e verso libero, fra poeti di ogni epoca e paese. Questi ultimi faranno un richiamo del "vaccino", per così dire, nei due gradi della scuola media: parafrasi, versione in prosa, commento, verifiche su schede. Son soddisfazioni!
Eh sì, perché chi, nel prestigioso consesso, ha scelto il 21 marzo per la Giornata Mondiale della Poesia, nonostante le solenni motivazioni del documento ufficiale (un po' retoriche, ma corrette), ha dimostrato di aver imparato bene la lezione: ci sono cose più poetiche di altre, e la primavera è una di queste. Nulla di più falso, eppure...
Il binomio primavera/poesia risulta convincente e vincente, a giudicare dalle numerosissime locandine che pubblicizzano iniziative di vari enti e associazioni sulla Giornata Mondiale della Poesia: il trionfo dello stile biglietto pasquale o buongiornissimo. Fiori, rondini, colori pastello a secchiate.
Non mancano tuttavia manifestazioni di sobrietà, anche se non molto originali.
Per comporre questa pagina ho esaminato centinaia di immagini, un sovradosaggio davvero pesante. Mi sono resa conto, guardandole tutte insieme, di quanto cattivo gusto e banalità visive ingurgitiamo ogni giorno. La poesia, al contrario, spezzando le convenzioni del linguaggio ordinario, ci costringe a guardare le cose da una prospettiva diversa, rende il pensiero più agile e aperto. È la peggior nemica della banalità.
(Continua)