Mostra: La Primavera.1

29.03.2025

Flora la dea romana della fioritura

Cosiddetta Flora, affresco romano da Villa Arianna a Stabia, I secolo.

 Flora, dal latino flos floris, fiore, in seguito identificata con la primavera, è la dea romana e italica, che presiede a tutto ciò che fiorisce, cereali e altre piante utili all'alimentazione, compresi vigneti e alberi da frutto. La leggenda vuole che sia stata introdotta a Roma da Tito Tazio con altre divinità sabine. Era onorata dalle popolazioni italiche non latine come da quelle latine. Era presente presso i Sabini, i Vestini, i Sanniti; a Pompei è attestata l'esistenza di un culto a Flora da parte del locale flamen iuventutis, il sacerdote dei giovani pompeiani.

Ovidio ha cantato Flora ispirandosi ad un mito ellenico, identificandola con una ninfa greca, chiamata Cloride, la quale, un giorno di primavera, mentre camminava per i campi, venne rapita dal dio del vento, Zefiro, che se ne era innamorato. Il dio la sposò e per amore le conferì il dono di regnare sui fiori, non soltanto quelli dei giardini, ma anche quelli dei campi coltivati. Il miele è considerato uno dei doni della dea agli uomini, così come i semi di innumerevoli varietà di fiori. In questa leggenda, di cui forse è l'inventore, Ovidio richiama un altro mito, il rapimento di Orizia da parte di Borea, vi aggiunge però un altro episodio. Flora sarebbe all'origine della nascita di Marte/Ares. Giunone, irritata per la nascita di Minerva, uscita fuori spontaneamente dalla testa di Giove, volle concepire un bambino senza il supporto di un elemento maschile. Si rivolse a Flora, la quale le diede un fiore il cui semplice tocco rendeva una donna feconda. Così Giunone, senza aver rapporti con Giove, dette origine al dio il cui nome venne attribuito al primo mese della primavera.

In onore della dea, dal 28 aprile al 3 maggio, si celebravano i Floralia, feste durante i quali si svolgevano giochi e divertimenti, ai quali partecipavano le mimae, una sorta di soubrettes che si esibivano nella nudatio mimarum antenata del moderno spogliarello.

Dedicata alla dea la città di Firenze, fondata col nome Florentia Romana.

Flora-Primavera, misconosciuta nel Medioevo, conosce rinnovata fortuna e popolarità nel Rinascimento con la riscoperta della cultura classica. La celebre Allegoria della primavera di Sandro Botticelli darà il via nei secoli ad innumerevoli dipinti.