Lo scrittore americano e la ragazza per bene

Dimmi, appena hai visto la lettera scritta da una mano colta, i tuoi occhi l'hanno subito riconosciuta come mia? (cit)*
Il libro si compone di una breve biografia di Nelson Algren e di un'appendice costituita da alcuni stralci delle lettere inviate dalla de Beauvoir allo scrittore.
Alla Pivano si deve il grande merito di aver tradotto e fatto conoscere nel nostro Paese eccellenti nomi della letteratura statunitense, ma le sue doti di scrittrice in proprio, almeno a giudicare da questa prova, sono di ben altra caratura.
La vita di Algren, è ridotta ad una arida successione di date e fatti; si ha l'impressione di note, appunti, raccolti per essere poi sviluppati in una narrazione più ampia. Una cinquantina scarsa di pagine che ho fatto fatica a terminare perché danno l'impressione di essere state scritte per forza.
La figura complessa di quest'uomo di umili origini, affascinante, intelligente, dalla grande passione politica contro la povertà e l'ingiustizia sociale, scrittore geniale, contraddittorio, tormentato, infelice in amore, dedito all'alcol, al gioco, alle frequentazioni poco raccomandabili, perennemente senza un soldo, coinvolto anche in loschi affari, è tratteggiata dalla Pivano in modo piatto, letterariamente inadeguato, nonostante si percepisca la sua ammirazione.
Anche la storia d'amore con la scrittrice francese è raccontata senza pathos, in modo superficiale; una successione di arrivi, partenze, contrasti, che non rendono la profondità e la complessità di un amore difficile, tormentato, fra un uomo e una donna molto diversi, ma legati da una fortissima attrazione sensuale e intellettuale. Non è escluso che ciò sia dovuto ad una certa "antipatia" per la de Beauvoir, legittima, ma che andava resa letterariamente. Fortunatamente ci sono le lettere, dalle quali emerge tutta la complessità, intensa, sofferta di un amore travolgente e impossibile. La de Beauvoir qui è una donna innamorata, appassionata, combattuta fra sentimenti inconciliabili; lontana dall'algida figura di intellettuale, anche un po' scostante che conosciamo da altre situazioni. Insomma, nobili o plebee, ricche o povere, intellettuali o sempliciotte, in amore siamo tutte uguali, gioiamo e soffriamo nella stessa maniera.
* Ovidio Eroidi. Saffo a Faone
Sfogliando il libro
Mercoledì 2 luglio 1947
[...] E poi nel corso della giornata mi hai sedotta, quando mi hai baciata mi è piaciuto, e sono stata felice di dormire con te. È solo il giorno dopo che ho fatto davvero conoscenza con te; dapprima sono stata sensibile al modo in cui mi amavi, poi ti ho amato tout court. Oggi ho l'impressione di conoscerti da molto tempo, che siamo stati amici per tutta la nostra vita, sebbene il nostro amore sia così nuovo. Mio caro, notte e giorno mi sento avvolta dal tuo amore, che mi protegge da ogni male: quando fa caldo mi rinfresca, quando soffia il vento freddo mi riscalda; finché mi amerai non invecchierò mai, non morirò. Quando immagino le tue braccia attorno a me, sento nello stomaco la scossa di cui parlavi, e tutto il corpo ne resta indolenzito.
Giovedi 3 luglio 1947
[...] Lo sai, per me l'esistenza non è facile, benché io sia stata sempre molto felice, forse perché voglio talmente essere felice. Amo con passione la vita, detesto l'idea di dover morire. Sono anche terribilmente avida, voglio tutto dalla vita, essere una donna e anche un uomo, avere molti amici. e anche la solitudine, lavorare molto, scrivere buoni libri, e anche viaggiare, divertirmi, essere egoista, e anche gene- rosa... Lo vedi, non è facile avere tutto quel che voglio. E quando non ci riesco, questo mi rende pazza di collera. [...]
Lunedì 19 aprile 1948
[...] si può amare un uomo quando si va a letto con lui, amarlo col cuore perché si è felici fisicamente, e amarlo fisicamente quanto più il corpo si identifica con il cuore. Con te, tra il piacere e l'amore io non ho mai sentito differenza, non più che tra il mio corpo e il mio spirito. È una donna completa che ti desidera. Non sono più nient'altro, ormai, che questo ardente, fiero, impaziente e felice desiderio di te.
La tua Simone