Johnny Cash

01.03.2025

Alla fine fu deciso di tenere due concerti, uno al mattino e uno nel primo pomeriggio, così da scegliere i take migliori da inserire nel disco live. 

Era il 13 gennaio del 1968 e c'erano molte aspettative per quel concerto così insolito. Johnny Cash e la sua amata June Carter si erano installati due giorni prima a El Rancho Motel, insieme alla band e ad alcuni familiari. Provarono per due giorni e ricevettero anche la visita di Ronald Reagan, a quel tempo Governatore della California, che li incoraggiò con molto trasporto. 

Così il 13 mattina erano pronti a suonare (e registrare) uno dei concerti più straordinari e insoliti di quegli anni ruggenti: il concerto nella prigione di massima sicurezza di Folsom. La strada fu subito in discesa perché già alla prima canzone i detenuti, come per magia, divennero protagonisti dell'evento, cantando, commentando e applaudendo la musica di The man in Black. La partecipazione salì alle stelle quando Cash interpretò Greystone Chapel, scritta appositamente da un detenuto di Folsom.

 Non avrei mai scritto queste parole se, durante un lungo viaggio aereo, non mi fossi imbattuto nel film Quando l'amore brucia l'anima-Walk the line (2006) sulla storia di Johnny Cash con uno straordinario Joaquin Phoenix e l'altrettanto brava Reese Witherspoon che per quella interpretazione meritò l'Oscar come migliore attrice protagonista. Fino ad allora ascoltavo Johnny Cash, mi piaceva, ma non avevo mai considerato di prestare alla sua musica molta attenzione. Dopo aver visto il film mi è venuta voglia di ascoltarlo, e di ascoltarlo e poi non l'ho più lasciato. È diventato una inevitabile, definitiva colonna sonora della mia vita, soprattutto in momenti particolari. 

Johnny Cash è stato un musicista, un poeta, uno scrittore (la sua autobiografia vendette più di 1 milione di copie) e ha lavorato anche nel cinema. È stato un'icona della musica country, rock & roll, blues, folk e persino gospel. Non si è fatto mancare niente. Purtroppo questa bulimia lo ha caratterizzato anche nella vita di tutti i giorni: problemi familiari, abusi, alcool, droghe e persino tre arresti. Solo la sua amata June Carter riuscì a contenerlo. Il loro legame era così forte che a molti non sembrò un caso la sua morte, il 12 settembre 2003 a Nashville, solo quattro mesi dopo la morte di June. Ho iniziato il pezzo rievocando il concerto alla prigione di Folsom perché si tratta di un avvenimento davvero straordinario, ma soprattutto per invitarvi ad ascoltare questo disco che, oltre alla musica di qualità, contiene pezzi di vita vissuta, in sottofondo, che conferiscono a questo disco un'impronta di verità.

Per Johnny Cash vorrei però fare un'eccezione e quindi aggiungere altre due canzoni che vedono la sua partecipazione insieme a Joe Strummer e Bob Dylan. Con Joe Strummer (Clash) raccomando l'ascolto della canzone Redemption Song (Bob Marley 1980), mentre con Bob Dylan vale la pena sentire Girl from the North Country (Bob Dylan 1963).


Johnny Cash (1932/2003)

At Folsom Prison (Columbia) (1968) 16 Brani 56 min

https://www.youtube.com/watch?v=GpZ-2HDJzFw&ab_channel=CynicalDissident

60 Brani 2 h 46 min Legacy edition

Redemption Song (1980) 3:29 

 https://www.youtube.com/watch?v=lZBaklS79Wc&ab_channel=scottrMUFC

Girl from the North Country (1963) 3:42

https://www.youtube.com/watch?v=Je4Eg77YSSA&ab_channel=BobDylanVEVO