Il poeta è un fingitore (anche il bambino) 8 

17.03.2025


Il postino di Neruda Metafore

https://www.youtube.com/watch?v=FEwWhoERAyg&ab_channel=MrRoby51

Che cosa è una metafora? La definizione tradizionale, secondo il classico esempio aristotelico, è quella di similitudine abbreviata:

La vecchiaia è la sera della vita oppure La sera è la vecchiaia del giorno.

Oggi questa interpretazione è ritenuta insufficiente. La metafora non è più considerata un fenomeno esclusivamente linguistico, gli studi più recenti ne mettono in rilievo la natura concettuale. L'attenzione si sposta dunque dal linguaggio al pensiero.

I bambini molto piccoli, dai due ai quattro anni, producono in situazioni di gioco spontaneo, numerosissime metafore.

John Everett Millais, Bolle, 1886

Metafore da gioco simbolico (il far finta) quando il bambino chiama "coda" un pezzo di spago; metafore sensoriali quelle che esprimono somiglianze fisiche fra gli oggetti, per es. quando la scia di un aereo è chiamata "cicatrice".

La metafora è quindi uno strumento fondamentale per mezzo del quale il bambino dà senso alla realtà e ne classifica i dati, ma è per lui anche gioco, divertimento, occasione di umorismo.

Come si vede i conti tornano: il linguaggio poetico è finzione e gioco perché la metafora, che ne costituisce gran parte, altro non è che il far finta, con le parole, che una cosa sia un'altra. Ma la metafora è anche una funzione cognitiva ed espressiva presente già nei bambini che hanno da poco imparato a parlare. Ecco dimostrato un altro importante legame fra i bambini e la poesia.


Federico Zandomeneghi (1841-1917), Bambina che gioca con la bambola

Quanti bugiardi

Ci sono delle cose

che fanno finta

di essere altre cose.

Un rotolo di corda

se ne sta li'

tutto arrotolato

e finge di essere un pitone addormentato.

Una nuvola finge

di essere un castello,

una balena,

un cammello.

Ieri uno specchio ha finto

di essere la mia faccia

e mi mostrava i denti.

Con tanti bugiardi in giro

bisogna stare attenti. (Gianni Rodari)



Questi versi scherzosi dicono in poche parole ciò che gli studiosi di psicologia distribuiscono in ponderosi trattati. La corda che finge di essere un serpente o le forme delle nuvole altro non sono che il gioco della metafora, così importante per lo sviluppo linguistico e intellettuale del bambino. 

La metafora non è tanto un espediente linguistico quanto un modo alternativo alla conoscenza di tipo logico. Essa ci fa vedere le cose più comuni sotto un aspetto nuovo perché mette in atto fra gli oggetti relazioni diverse da quelle logiche, per questa ragione costituisce un meccanismo di flessibilità del pensiero.

La metaforizzazione è una realtà psicologica, nasce dalla necessità dell'uomo di stabilire un nesso fra la propria interiorità, il proprio mondo di sensazioni soggettive, e quello esterno. Essa caratterizza il pensiero artistico e la capacità combinatoria del pensiero divergente, consente di esprimere le istanze creative della persona, le emozioni, i sentimenti, le sensazioni provenienti dal profondo.

https://www.youtube.com/watch?v=pfHywuUgEvY&ab_channel=DomenicoGramegna

Non si deve aver timore di fornire ai bambini modelli linguistici inconsueti, di favorire accostamenti verbali insoliti. I bambini non si formalizzano di fronte ad immagini un po' stravaganti, siamo noi a peccare di conformismo e a dimenticare che la poesia parla con un linguaggio che esula dalla norma.

(Continua)


Bibliografia 

Donatella Bisutti, La poesia salva la vita, Feltrinelli

Cristina Cacciari (a cura), Teorie della metafora, Raffaello Cortina

Grazia Tanzi, Il laboratorio di poesia, La Scuola