Il paradiso dei gatti

17.04.2025

Una favola, nel senso proprio del genere, che ha come protagonista un animale, e un intento moralistico. Sono proprio poche pagine, la storia, raccontata in prima persona, di un gatto pingue e viziato dalla padrona che, osservando dalla finestra la vita libera dei suoi simili randagi, decide di fuggire. Vivrà qualche ora avventurosa, non priva di rischi; alla fine deciderà di…
Le storie didascaliche, con la morale scoperta, non mi sono mai piaciute; Esopo-Fedro mal li tolleravo a scuola e come insegnante li evitavo. Ho sempre preferito presentare ai bambini storie con un significato più complesso da interpretare.
Molti grandi scrittori (v. Joyce) hanno amato i gatti e scritto di loro, mi incuriosiva sapere come avrebbe trattato l'argomento Zola. L'interesse della storia sta tutto nello stile, la classe non è acqua: il racconto in prima persona, vivace e ironico, la descrizione dell'ambiente dei tetti, i pericoli della ricerca fortunosa del cibo, le zuffe tra felini. Una lettura piacevole, più delle favole classiche, ci si potrebbe lavorare, divertendosi, con una classe.

Sfogliando il libro

Francisco Goya Gatti che litigano

Devo dirvi che, allungando il collo, avevo veduto dalla finestra il tetto di fronte. Quattro gatti, quel giorno, vi si battevano, il pelo irto, la coda alta, rotolandosi sulle ardesie blu, sotto il sole rovente, imprecando di gioia. Mai avevo contemplato uno spettacolo tanto straordinario. Da quel momento, le mie convinzioni furono fissate. La vera felicità era su quel tetto, dietro quella finestra che veniva chiusa con tanta cura. Me ne forniva prova il fatto che fossero chiuse allo stesso modo le ante degli armadi dietro le quali era nascosta la carne. 

Cats in Art from "Kinderhumor für Auge und Ohre" illustrated by Gertrud Caspari (1919) 

Quant'erano belli i tetti! Delle larghe grondaie li orlavano, esalanti profumi deliziosi. Seguii voluttuosamente quelle grondaie, dove le mie zampe s'immergevano in un fango fine, che aveva un tepore e una dolcezza infiniti. Mi sembrava di camminare sul velluto. Si provava un bel calore al sole, un calore che fondeva il mio grasso.  

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