Butroto

Libro paradossale, recensione paradossale
RECENSIONI POSSIBILI
«Una storia senza senso!»
«Ma che voleva dire l'autore?»
«Boh! Non l'ho capito.»
«Alla fine ti lascia lì come uno scemo, forse l'autore ha capito che non era il caso di continuare e ha mollato tutto, ma glielo hanno pubblicato!»
«Senza capo né coda!»
«Trama inesistente».
Queste avrebbero potuto essere recensioni probabili se ne avessi trovate. In verità una esiste, ne parlerò più avanti. A me è piaciuto molto, e lo sconsiglio caldamente. Parlo sul serio. Questa è una storia che "c'è e non c'è".
Non c'è intreccio, i personaggi sono senza qualità, non c'è stile originale, non c'è dramma, non c'è umorismo, non ci sono conclusioni, neppure il finale. Una cosa c'è, e attraversa tutta storia, il vuoto, ma allora non c'è! Si dirà. No, questo è il chaos della mitologia greca, che in origine vuol dire vuoto, ma un chaos inverso. Dal chaos mitologico è nato il kosmos, il mondo con forma e leggi; questa non-storia racconta la dissolvenza delle forme che perdono contorno e significato. È il postmoderno.
Ecco la recensione, geniale, che ho trovato, ma chi l'ha scritta non lo sa, voleva invece esprimere il suo dissenso.
Un intero libro dedicato alla psicologia di un uomo che pensa troppo. Si aspetta che in questa località succeda qualcosa, ma il libro finisce con l'arrivo, appena accennato.
Un mirabile esempio di dissolvenza postmoderna: di quale uomo si parla? Dissolto. Forse perso nei suoi pensieri. Di quale località si parla? Ah, saperlo! Di quale arrivo si parla? Crudeltà sadica dell'autore, ce lo fa balenare sulla pagina e scomparire subito in un puff! Io che ho letto il libro, la trovo perfettamente in tono col romanzo (involontariamente); chi non lo ha letto non capisce niente; questo scritto a scuola prenderebbe una grave insufficienza, meritatissima. Allora mi spiego.
Un giornalista dal nome improbabile, Uc de la Bacalaria, lavora per un settimanale in crisi per calo di vendite. Durante una riunione di redazione se ne esce con una boutade: invece di occuparsi di luoghi importanti dove succedono tante cose, ci si dovrebbe occupare di luoghi sconosciuti dove non succede niente. Butroto per esempio, dove nessun corrispondente è mai andato. Forse perchè non esiste. Ma il direttore vuole che Uc de la Bacalaria parta immediatamente per Butroto a raccontare quel che non succede. Il giornale rivale invia anch'esso una giornalista, giovane e avvenente. Ah, ecco! No! O forse sì? Mah!
Uc de la Bacalaria ha una moglie, matrimonio ventennale, ma sono una coppia aperta: in teoria, perché il terzo/a pare non essere ancora entrato. Uc de la Bacalaria e Lu de la Bacalaria sono il prototipo della coppia postmoderna. Emblematico un esempio di dialogo fra loro. Un capolavoro di descrizione psicologica della dissolvenza della personalità e degli argomenti di conversazione.
Analogo a quello fra il giornalista e la sua collega rivale, più passionale, come si addice a un adulterio, che tuttavia non sappiamo se sia avvenuto o solo prospettato; c'è perché lo leggiamo, ma sul treno per Butroto, i due si sono poi incontrati? E a Butroto, ci sono arrivati? Quel che al lettore è dato sapere è solo che
Il viaggio fu ottimo. Uc de la Bacalaria arrivò a Butroto in perfetto orario
Ma allora perché questa storia vuota suscita tante associazioni, tanti collegamenti, tante reminiscenze? Scritta quarant'anni fa è lo specchio di oggi, del vuoto della comunicazione pubblica, privata, letteraria, per certe cose ci vuole tempo, qualche mente acuta le aveva viste nascere.
Non lo consiglio questo libro, io ci ho visto queste cose, ma potrebbero non esserci.
NOTA Ah, Butroto esiste e non esiste; è in Albania, ma si chiama Butrint o Butrinti, per noi Butrinto. Butroto è la versione italiana del nome latino. Virgilio dice che venne fondata da Eleno e Andromaca in fuga da Troia, ma non è tanto attendibile, che fosse un postmoderno pure lui?
Notizie su Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Butrinto