Breve storia delle donne

08.03.2025

Non vi arrabbiate, leggetelo fino in fondo.

Una volta non c'erano le donne e questa è la ragione per cui non si trovano mai nei manuali di storia. C'erano gli uomini e alcuni di essi erano Geni.

In seguito comparvero alcune donne ma avevano la testa molto piccola e pertanto non erano in grado di fare nulla fuorché ricamare e giocare a croquet. Eccezionalmente alcune donne prendevano parte agli esami ma non riuscivano mai a diplomarsi perché avevano la testa piccola.

Le prime donne vivevano in una Sfera Domestica. All'interno della Sfera, le donne sbrigavano faccende non troppo impegnative, come prendersi cura dei figli, pulire i pavimenti, lavare la biancheria e le tende, cucire i bottoni e lavorare in miniera.

Le donne che si avventuravano fuori della Sfera Domestica erano note come Donne Perdute. Ci furono 6722 Donne Perdute. Erano molti i modi per perdersi, fra cui prendere posizione, avere un'opinione ed esprimerla anziché limitarsi a pensarla, non restare vergine dopo aver partorito. Solo le donne potevano Perdersi.

Jean - Jacques Rousseau, Indefettibile Genio dell'Illuminismo e incallito esibizionista, diceva che le ragazze dovevano essere domate fin dalla più tenera età, in modo che la loro naturale funzione di compiacere gli uomini venisse loro più naturale. Lui stesso spedì le proprie figlie in un orfanotrofio affinché venissero domate.

Nel 1896 un uomo di nome Barone de Coubertin riesumò i Giochi Olimpici. Probabilmente ne avrete letto a scuola, poiché era un Genio. Egli affermò che sarebbe stato disdicevole guardare una donna mentre cercava di lanciare una palla, poiché le donne erano più naturalmente portate ad applaudire.

Le prime donne non necessitavano di un'istruzione poiché la loro mente era poco sviluppata. Il cervello delle donne non solo era più piccolo, ma aveva anche una consistenza morbida, spugnosa e leggera. Una volta che le donne avevano imparato sessanta diversi ricami, nella loro testa non c'era più spazio per imparare altro.

Geni come il cugino di Darwin erano incuriositi dal fatto che tutti i geni fossero uomini. Era una cosa che li lasciava perplessi. Compilavano elenchi di uomini notevoli, dimostrando che l'intelletto delle donne era inferiore, ma in modo gradevole. Le donne che non erano cameriere, schiave o che non lavoravano in miniera erano troppo deboli per seguire delle lezioni, ma potevano comunque origliare quelle dei fratelli, se ne avevano.

Nei settecento anni che intercorrono fra Ildegarda di Bingen e Jane Austen il fatto che le donne scrivessero era malvisto, perché richiedeva l'atto di pensare, il quale interferiva con quello di fare figli.

Le donne trovavano molto stancante sollevare la penna, un atto che causava la clorosi, disturbo che poteva arrestare la circolazione sanguigna e talora portare al prolasso uterino.

O si trattava del corsetto?

Benché il corsetto impedisse la respirazione, le donne non stavano ritte senza di esso, e pertanto dovevano per forza indossarlo.

E poi i corsetti rendevano le donne più attraenti, accentuandone la fragilità. Certo, i loro organi interni erano un po' schiacciati. 

… mentre andare in bicicletta rendeva le gambe delle donne simili a quelle maschili, con un effetto alquanto antiestetico.

Le donne erano escluse dalle accademie d'arte. D'altro canto la pittura floreale, magari con l'aggiunta di qualche fronzolo, era comunque più femminile e si poteva praticare nella Sfera Domestica.

... non sono state in grado di produrre un Picasso Femmina, il che forse è stato un bene dato il tasso elevato di suicidi fra le sue muse. Picasso diceva che le donne erano fatte per soffrire, segnando un cambiamento di prospettiva rispetto a cucire o ad applaudire.

Il grande filosofo Schopenhauer sosteneva che le donne non avrebbero mai saputo raggiungere risultati eccellenti o originali nelle arti né in altri campi, poiché non avevano la capigliatura da genio.

Marie Curie è l'unica donna scienziato da quando sono comparse le donne. Le ragazze non potevano studiare scienza perché il loro apparato riproduttivo le rendeva irrazionali e il pensiero astratto mal si combinava con le tende. Potevano altresì collezionare insetti trovati nel giardino di casa.

Le ragazze erano troppo emotive per essere oggettive, ma potevano ordinare la loro collezione di insetti in modi carini.

La collezione di Mary Ball era così grande che richiamò degli scienziati maschi i quali notarono l'accuratezza delle sue osservazioni, così rara nelle donne.

Emmy Noether, matematica, aveva questo aspetto. Einstein la definì come il genio matematico più significativamente creativo... da quando cominciarono le donne, naturalmente. Non era pagata né niente.

I suoi studenti si lamentavano del suo aspetto, ma lei non se ne curava. Il suo piccolo cervello era già pieno della meravigliosa simmetria dell'universo.

Vedete come era carina Emmy Noether prima che si rovinasse con la troppa algebra? Questo è il guaio con le donne: che vogliono sempre strafare.

Il libro va avanti, io mi fermo anche perché mi sto davvero arrabbiando. Come la prima volta che l,'ho letto.