Art Pepper

28.03.2025

Il detective Bosch (personaggio leggendario dei romanzi polizieschi di Michael Connelly) vive a Los Angeles e ciò che gli rimane, dopo la morte della sua ex-moglie, è la figlia Maddie. Bosch è appassionato di jazz tanto da aver chiamato il suo cane Coltrane e cerca di trasmettere questa sua passione alla figlia. Dalla sua casa in collina, dopo il lavoro, si versa una generosa dose di whisky e chiede alla figlia di ascoltare con attenzione il prossimo disco: Patricia di Art Pepper. Tutti dovrebbero ascoltare Art Pepper per capire come la musica possa comprendere, indistintamente, tutto ciò che, nel bene e nel male, la vita riserva. E la vita per Art non è stata in discesa. Sua madre lo ebbe quando aveva 14 anni, fuggita di casa, con un marinaio e Art visse l'infanzia con la nonna. Cominciò a suonare a 9 anni il clarinetto ma poi dedicò sempre più attenzione al sassofono con il quale esordì, lui bianco, con band di colore negli anni 40 quando una simile circostanza non era proprio diffusa, per usare un eufemismo. Ebbe un periodo molto fortunato alla fine degli anni 50 anche se incideva i dischi nell'intervallo tra un'entrata e un'uscita dal carcere, causa la droga che, purtroppo per lui (ma, forse, anche per noi) gli fu affettuosa e appiccicosa compagna. La sua autobiografia, Straight Life, uscita nel 1979, è molto precisa, fin troppo, nel dettagliare le sue ansie sessuali, la sua dipendenza da droga e alcool e la sua vita sempre border line. Le pagine più interessanti sono quelle dove parla di musica, della sua continua ricerca di nuove tonalità e della sua filosofia riguardo al modo di esibirsi. Discografia sterminata, come è ovvio, nonostante gli impedimenti di cui sopra. Il suggerimento per l'ascolto è di un disco – Art of Art – registrato nel 1981 a Genova che la RED Records ha ripubblicato da poco, dopo avere ripulito, rimasterizzato, restaurato i nastri originali. Il risultato è davvero ammirevole anche perché, per molti esperti, il periodo di fine anni 70, fino alla sua morte, avvenuta a 56 anni, per un ictus, nel 1982, è stato quello dove Art Pepper ha espresso al meglio sé stesso con una maturità che si è interrotta troppo presto. Da segnalare che al piano, in questo disco, suona George Cables, definito da Art Pepper Mr Beautiful, uno splendido 80 enne che ancora oggi, nonostante menomazioni fisiche terribili, è un assoluto protagonista del palcoscenico.

Un disco da non perdere dunque, con l'auspicio che sia la rampa di lancio per un ascolto totale di un musicista che, con il passare del tempo, brilla sempre di più tra le stelle del jazz.

Art of Art (1981 REM 2025) (RED Records) 56 min

https://youtube.com/playlistlist=OLAK5uy_lBfOrt_eDKvmynocrOyUiUSnWQBTNQzaQ&feature=shared


Art Pepper (1925-1982) Sax alto

George Cables (1944) Piano

David Williams (1946) Contrabbasso

Carl Burnett (1941) Batteria


Registrato Estate Jazz Festival 6 luglio 1981 Genova